Spotify lancia Greenroom sulle orme di Clubhouse: sarà un successo?

Spotify; Greenroom

L’esperimento non è nuovo. Già all’inizio di quest’anno Spotify, il popolare servizio di streaming musicale e podcast, aveva annunciato l’acquisizione di Locker Room. Un’applicazione, basata su interazioni vocali, dedicate principalmente allo sport. A giugno, poi, un nuovo annuncio: la nascita di Greenroom. Una versione rinnovata del progetto Locker Room, che questa volta punta esclusivamente alla musica, il principale core business dell’azienda. Ma che cosa è Spotify Greenroom?

La società ha annunciato: “Abbiamo pensato a Greenroom tenendo bene in mente i creatori e gli artisti che rendono Spotify eccezionale, con la voglia di semplificare l’interattività e le connessioni tra i partecipanti alle stanze dal vivo”.

Un Clubhouse della musica? Ecco come funziona Greenroom

podcast; Greenroom

Il funzionamento è, in sostanza, lo stesso di Clubhouse. Ci si iscrive con il proprio account Spotify o Facebook e si decide in che stanza entrare o se ne crea una propria. Un menu di calendario aggiorna sugli eventi in via di inizio, in base ai propri amici e alle preferenze indicate in fase di registrazione. Anche Greenroom, come Spotify, funziona in background (cioè, è possibile fruire dell’ascolto anche quando si usano altre applicazioni o lo schermo del telefono è disattivo). Gli ‘host’ di una stanza possono dare la parola al pubblico ed eventualmente bannare gli utenti che non rispettano le norme d’uso.

Con una differenza rispetto a Clubhouse: Greenroom consente agli utenti di registrare le conversazioni.

Un mercato competitivo o un fenomeno destinato a finire?

Con l’arrivo di Greenroom, e Spaces di Twitter e le Live Audio Room di Facebook, la competizione si fa dunque sempre più accesa nel mondo dei social basati sulle chat audio.

Ma qual è il loro futuro nell’ecosistema del mercato digitale? Clubhouse, il capostipite del format, sembra non se la passi benissimo. Secondo gli ultimi dati diffusi da Sensor Tower, a gennaio la sua applicazione era stata scaricata circa 2,4 milioni di volte e a febbraio ben 9,6 milioni di volte. A marzo, però, i download sono stati solo 2,7 milioni e ad aprile 922mila. Confermando un calo e un interesse generale da parte degli utenti. Il trend si è invertito però da quando l’app è stata lanciata anche su Android.

E adesso, con la scelta di renderlo accessibile a tutti e senza invito, pare che siano dieci milioni gli utenti pronti a sbarcare su Clubhouse.

Vedremo se Greenroom, che è già stata rilasciata in inglese in 135 regioni in tutto il mondo ed è disponibile su Android e iOS, saprà tenere testa a Clubhouse o resterà solo un fenomeno passeggero destinato a estinguersi.

Qualche dato aggiornato

Per il momento sappiamo, da un report di Sensor Tower presentato a luglio, che Greenroom è stato scaricato solo 141.000 volte su iOS e 100.000 volte su Android. Clubhouse, sempre secondo il report, oggi registra 30 milioni di download, di cui 18 milioni solo su sistema iOS.

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