11 indicatori da controllare per una strategia di marketing vincente

KPI; brand reputation; indicatori di marketing

KPI sta per “Key Performance Indicator” ed è un valore misurabile che mostra l’efficacia con cui un brand raggiunge i suoi obiettivi di marketing strategici. Le aziende utilizzano i KPI per gestire, controllare e raggiungere gli obiettivi desiderati. Ma cosa costituisce un “buon KPI”? I KPI sono efficaci solo se aiutano i team PR a comprendere e valutare come le loro azioni contribuiscono agli obiettivi organizzativi generali.

Le aziende non hanno bisogno di scegliere troppi KPI per avere successo, ma la qualità di ciascun KPI è fondamentale. 

Metriche vs KPI per il marketing: qual è la differenza?

I termini “metriche PR” e “KPI” sono spesso usati in modo intercambiabile nel campo del marketing, ma esistono differenze nette tra loro. Ad esempio, le metriche si riferiscono alla misurazione dell’attività di PR mentre i KPI misurano le prestazioni rispetto a un obiettivo organizzativo e a una strategia aziendale predeterminati. 

KPI indispensabili per il marketing e come misurarli

Ecco quali sono i KPI più importanti per il marketing aziendale:

1. Copertura mediatica 

Si tratta del grado di diffusione del contenuto di una campagna di marketing di un brand nel pubblico, generato per mezzo di attività di PR. La copertura mediatica è fondamentale per aumentare la brand awareness, la credibilità e l’autorevolezza e, in ultima analisi, le vendite. Per misurarla ci si può avvalere di piattaforme specializzate come quelle de L’Eco della Stampa che propone una soluzione integrata per misurare l’immagine della tua realtà.

2. Studio della concorrenza

Comprendere il posizionamento rispetto ai propri competitor o alle realtà simili è un elemento competitivo sempre più strategico per il marketing. Imparare dai successi e dagli errori altrui ti permette di adattare la comunicazione di conseguenza ed evidenziare nuove eventuali aree di business.

3. Presenza sui social 

In Italia sono infatti quasi 50 milioni le persone online su base regolare, e 35 milioni quelle presenti ed attive sui canali social. Non è solamente la quantità di persone presenti e attive a crescere, ma anche il tempo che decidiamo di passare online: spendiamo 6 ore connessi ad internet ogni giorno, e 1 ora e 57 minuti sui social.

Ormai è impensabile non includere nelle proprie strategie di crescita aziendale il social media marketing. Ogni tipo di attività, dal libero professionista alle multinazionali, che voglia incrementare il proprio business e trovare nuovi clienti, ha infatti a disposizione un mezzo potentissimo.

L’attività di monitoraggio della presenza del brand sui social non può essere svolta manualmente. Sarebbe un lavoro enorme e sarebbe comunque impossibile riuscire ad individuare tutte le conversazioni d’interesse. Qualcosa, molto più di qualcosa, andrebbe perso. E’ necessario quindi affidarsi a piattaforme che monitorino e analizzino cosa accade sui social media, intercettando per esempio le conversazioni con oggetto i prodotti di una determinata azienda o quelli dei suoi competitor, le figure apicali dell’impresa o ancora l’industry di riferimento.

4. Brand reputation per il marketing 

La Brand Reputation è l’insieme di percezioni, valutazioni e aspettative nei confronti di un’azienda o di un brand, che sono il frutto di numerosi fattori quali la storia, le pubbliche relazioni e la condotta dell’azienda nel tempo. Il termine però racchiude anche le percezioni, aspettative e valutazioni dei consumatori, che determinano il grado di fiducia che questi hanno nei confronti dell’azienda.

In definitiva, la costruzione della reputazione aziendale è un percorso multidimensionale ed estremamente complesso.

Esistono diverse strategie di marketing in grado di monitorare la Brand Reputation ed è necessario assicurarsi che la strategia momentaneamente in uso sia quella più adatta alla propria realtà aziendale. La maggior parte delle strategie per la reputazione aziendale si occupano di curare al meglio il rapporto con i diversi stakeholder e mantenere le “promesse” fatte per non deluderne le aspettative.

La Brand Reputation Online, o Web Reputation, è la considerazione di cui gode un’azienda tra gli utenti di internet, ovvero il modo in cui il brand viene giudicato sul web: ciò include non solo le valutazioni online della merce, ma anche di tutto ciò che viene detto e scritto sull’azienda e che si riassume nell’opinione pubblica.

Al giorno d’oggi è virtualmente impossibile parlare di reputazione aziendale senza guardare alle conversazioni sul web, considerando con quanta facilità e velocità le notizie si diffondono sulla rete per via dell’aumento dello user-generated content (contenuti generati dagli utenti). Per questo si parla di Brand Reputation Management, cioè l’insieme delle strategie di marketing atte ad aumentare il giudizio che ogni consumatore ha del brand, migliorando di fatto la reputazione aziendale online. Con il servizio dedicato de L’eco della Stampa è possibile con facilità monitorare il sentiment, scoprire gli influencer e creare report con grafici e tabelle di immediata lettura.

5. Sensibilizzazione dei media e monitoraggio della stampa e del web

Il numero di comunicati stampa e presentazioni che stai inviando e il loro rendimento. Insieme alla quantità e qualità di copertura che generano, e alle notizie diffuse relative al tuo brand. La rassegna stampa non è solo una raccolta di post e articoli, la rassegna stampa consente una raccolta mirata e filtrata di notizie pubblicate su social network, media (tv, radio, giornali online, blog e siti web), giornali e periodici. In sostanza permette di individuare e avere disponibili le informazioni più importanti e aggiornate relative a temi di interesse e target di riferimento. Per avere sempre il polso della situazione è necessario dotarsi di strumenti professionali che garantiscano il più alto livello di attendibilità nella rilevazione e di proattività nella diffusione dei contenuti. 

6. Qualità della copertura

Il posizionamento della menzione del tuo marchio (titolo, corpo) e la sua importanza nel contenuto dell’articolo.

7. Presenza geografica

Volume di copertura in base alla posizione territoriale.

8. Traffico guadagnato

Il numero di visitatori che sono stati indirizzati al tuo sito web come risultato della copertura ottenuta e del posizionamento dei link.

9. Posizionamento SEO per il marketing 

Il posizionamento SEO (Search Engine Optimization) di una pagina web è la posizione in classifica (SERP) che un motore di ricerca attribuisce alla pagina stessa, in relazione ad una specifica ricerca dell’utente, e rispetto ad altre pagine competitor che affrontano gli stessi argomenti.

10. Marketing per la promozione di eventi

Il successo delle PR nel guidare la partecipazione agli eventi, ottenere la copertura mediatica degli eventi e costruire relazioni con relatori e partecipanti.

11. Comunicazioni di crisi

Le crisi reputazionali avvengono quando sopraggiunge un gap tra le aspettative degli stakeholder e la reale capacità dell’azienda di rispondere a queste aspettative tramite azioni concrete. Questo gap rappresenta un forte rischio reputazionale per l’azienda che può tramutarsi in gravi perdite per l’intero business. Il rischio di dover affrontare grandi crisi reputazionali è il principale motivo per cui è necessario avere sempre sottomano un piano di Crisis Management col quale risolvere tali situazioni ma, anche e soprattutto, prevederle e quindi, idealmente, evitarle.

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