Corti alla finestra: a Bologna il cinema indipendente si proietta sui muri

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Dai film e documentari in streaming nell’ambito di Solidarietà digitale, al Science Web Festival, un evento interamente virtuale cominciato il 14 marzo, in occasione del Pi Day: tante iniziative artistiche e culturali si sono spostate in Rete, in questo periodo. Come è accaduto anche in altri ambiti, i cambiamenti e la nuova realtà, dettata dalla quarantena, hanno modificato le abitudini e spinto a ridisegnare modelli di intrattenimento. Ad assegnare nuovi significati alle azioni, a cercare modi diversi di utilizzare e di vivere i luoghi, anche urbani. Oggi, infatti, vi raccontiamo “Corti alla finestra”, che a Bologna, dal 29 aprile, sta portando il cinema indipendente sui muri dei palazzi del centro storico.

L’appuntamento ogni mercoledì sera

Come ci ha spiegato Maddalena Bianchi, presidentessa dell’Associazione Culturale Kinodromo, “Corti alle finestre” è nato dall’adesione di questa associazione e del “Ce l’ho corto Film Festival” all’iniziativa Cinema da casa. L’idea di proiettare sui muri dei palazzi si era già concretizzata nella serata del 24 aprile, promossa dal movimento delle Sardine. “Kinodromo non si è mai schierato politicamente, sebbene sia dichiaratamente antifascista. Ma questa iniziativa ci sembrava valida”. Pochi giorni dopo, mercoledì 29 aprile, in via San Petronio Vecchio, sono cominciate le proiezioni di “Corti alla finestra”, con una selezione di cortometraggi delle precedenti edizioni del festival “Ce l’ho corto”.

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Dall’Italia al Vietnam, finestre aperte per vedere film

Durante la quarantena causata dall’emergenza Covid-19, “Alice nella Città”, un festival internazionale dedicato ai più giovani, ha dato vita a Cinema da casa. L’idea è quella di trasformare lo spazio urbano in un enorme schermo a disposizione di tutti, per condividere immagini e sequenze dei film più amati, con una programmazioni che spazia dai grandi classici degli autori francesi a cartoni animati Disney, come “Gli aristogatti”. Una sorta di flash-mob cinematografico, che dai quartieri di Roma si è diffuso in altre città e poi all’estero, raggiungendo la Francia, la Bulgaria, la Svizzera, ma anche il Brasile, il Vietnam e le Filippine. Non in tutti i luoghi si proietta direttamente, in tanti seguono gli eventi, che si tengono ogni sera alle 22, in streaming tramite la pagina Facebook. 

Il senso “perduto” delle proiezioni online

Durante i mesi scorsi, l’Associazione Culturale Kinodromo, che gestisce il Cinema Europa di Bologna, ha spostato online la sua programmazione, un calendario corposo di proiezioni. Un’operazione necessaria, naturalmente, ma che cinefili e addetti ai lavori hanno vissuto con particolare affanno. Guardare un film in streaming è una cosa, vivere la sala cinematografica è un’esperienza fisica che passa da molteplici elementi, sicuramente non riproducibili in casa.

“Il festival Ce l’ho corto – ci ha raccontato Maddalena Bianchi – fin dalla sua prima edizione, si è svolto in luoghi diversi, cominciando con le proiezioni sui muri del Loft Kinodromo. Le pareti sono un elemento che adesso ritorna in Corti alle finestre. In Kinodromo, invece, il nostro lavoro ha sempre avuto l’obiettivo di portare la gente nelle sale, di creare una community intorno al prodotto cinematografico. Non volevamo spostare gli eventi online, ma abbiamo dovuto farlo perché la filiera non si è certo fermata. Bisogna dire, però, che non tutti i registi sono favorevoli a mandare in streaming la prima proiezione di una loro opera. Naturalmente, speriamo di poter fare in presenza anche la prossima edizione di Ce l’ho corto, che si terrà a novembre”.

I prossimi incontri di “Corti alla finestra”

Mercoledì 20 maggio (ore 22) le proiezioni di Corti alla finestra si terranno in via Mascarella 3, di fronte al Cinema Odeon; la serata sarà organizzata in collaborazione con CCB e Elenfant Distribution, distributore di uno dei corti, tra i sostenitori del progetto collettivo del 24 aprile insieme con le Sardine e “Alice nella città”.

Il primo corto, Sanpietro di Andrea Chinappi (2019), è stato proiettato durante la scorsa edizione del festival, nella sezione dedicata ai registi under 30. Si tratta della storia di un custode di un palazzo che osserva la vita dei condomini dal suo monolocale, tutte le notti, mentre durante il giorno entra nei loro appartamenti. 

Scenario di Alex Avella e Alessandro De Leo (2018), invece, è nella sezione Internazionale del festival. Il film racconta uno strano incontro, in seguito al quale la donna protagonista decide di fidarsi di un uomo di cui non sa nulla e di proteggerlo portandolo in un’abitazione nel bosco. Una caccia all’alieno romperà gli equilibri e li guiderà verso il finale.

Mercoledì 27 maggio è in programma la proiezioni di alcuni corti che hanno partecipato alla primissima edizione di “Ce l’ho Corto Film Festival”, dalla durata complessiva di 20 minuti. Sulla pagina Facebook Corti alla finestra trovate tutti gli aggiornamenti e le informazioni utili.

Buona visione!

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