La cultura non si ferma: al via il primo festival interamente virtuale

Scuola scienza

In un momento in cui l’emergenza Coronavirus ci costringe a restare a casa, la Rete diventa fonte di intrattenimento, ma anche di informazione. Science Web Festival è la prima rassegna dedicata alla divulgazione scientifica che si svolge in ambiente online, dall’inizio alla fine.

Si tratta di un’occasione non solo per sperimentare nuove formule di insegnamento, ma anche per stimolare l’interesse nei confronti di una disciplina che, troppo spesso, appare complicata e difficile da comprendere.

Come forse ricorderete, il nostro blog aveva già affrontato l’argomento nell’articolo “Il ruolo del giornalista nel comunicare la scienza”. Oggi dalle parole si passa ai fatti.

Sabato 14 marzo apertura del Science Web Festival

Si parte il 14 marzo, in occasione del Pi Day, con oltre un centinaio di relatori, in grado di raccontare la scienza in modo stimolante ed innovativo, per un pubblico di ogni età. L’appuntamento, naturalmente, è in Rete: Facebook, Instagram e Youtube sono le piattaforme digitali sulle quali potremo seguire interviste, presentazioni di libri, brevi relazioni e workshop in diretta.

L’ideatore del Festival è il trentaseienne barese Alessio Perniola, fisico e divulgatore scientifico, fondatore del progetto Multiversi. Quest’ultimo prende il nome da un’associazione fondata nel 2011, diventata partner di grandi eventi, come la Notte europea dei ricercatori, che porta la scienza nelle scuole italiane, rendendo gli studenti parte attiva delle iniziative.

Nelle ultime settimane, la chiusura delle scuole ha, inevitabilmente, cambiato le abitudini. Milioni tra studenti e docenti sono alle prese con la nuova avventura della didattica a distanza. Non tutti, però, credono nell’efficacia delle lezioni online. Il fisico Perniola, invece, non ha dubbi. Se l’insegnante ama la propria materia sa trasmetterla in modo accattivante e questo può avvenire anche attraverso uno schermo. Da qui l’idea di un festival della scienza che funga da banco di prova per l’istruzione italiana.

Altra novità del Science Web Festival risiede nell’unire sotto l’hashtag #lascienzanonsiferma moltissimi comunicatori in un’unica rassegna virtuale, in un momento in cui lo svago culturale è una necessità.

Tra gli scienziati e i divulgatori che sostengono il Science Web Festival ci sono: l’astrofisica Elisa Nichelli, che ha scritto “Buchi neri. Viaggio dove il tempo finisce”; Mattia Crivellini, direttore di Fosforo, la festa della scienza di Senigallia; Alessandro Gnucci, autore della prima guida all’animazione scientifica; Ruggero Rollini, ideatore del format La scienza sul divano.

Inaugurato i primi giorni di marzo 2020, il profilo Instagram del Science Web Festival conta già 4500 seguaci, mentre la pagina Facebook ha oltre mille iscritti.

Cinque buoni motivi per seguire il Festival, secondo Alessio Perniola

  • La divulgazione della scienza, ora più che mai, ha il dovere di non fermarsi!
  • Siamo convinti che da questo momento di difficoltà possa nascere qualcosa di bello!
  • In questo modo, i divulgatori possono farsi conoscere e mostrare quello che fanno ogni giorno dell’anno!
  • Non si possono lasciare soli bambini, ragazzi, adulti e anziani! E neppure gli insegnanti!
  • Parlare bene e correttamente di scienza e tecnica è diventata un’emergenza globale!

La scienza su Internet per chiarire i dubbi dei ragazzi

Siamo fiduciosi sul fatto che il primo Festival online dedicato alla scienza possa dare un contributo alla diffusione di informazioni corrette sul Coronavirus, in particolare fra i giovani che, di fronte alla nuova malattia, soprattutto nella fase iniziale dell’emergenza, si sono sentiti invincibili.

Alessio Perniola
Alessio Perniola, ideatore di Science Web Festival
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