“Content is the king” non invecchia mai

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Chi indovinerebbe la data in cui Bill Gates pronunciò la frase, diventata poi celebre, “Content is the king”? Era il 1996 quando il fondatore di Microsoft regalò questa perla che ancora oggi, più di 20 anni dopo, resta un pilastro fondamentale del marketing.

Ebbene sì. Nonostante parlare soltanto di contenuto non sia sufficiente perché la comunicazione di un brand o anche di un influencer sia efficace, resta anche per il 2020 l’elemento da non sottovalutare per far crescere il proprio business.

Content is (still) the king

Cosa significa che il contenuto è ancora il re (della comunicazione)? L’affermazione, traslata dal contesto originario e calata nel mondo del marketing online, sottolinea come il cuore della comunicazione debba essere il contenuto. Va bene la confezione, la viralità, i visual, ma se il messaggio di una campagna o di un’attività è debole, sarà ben più arduo ottenere dei risultati significativi.

Chiunque è, potenzialmente, un creatore di contenuti, ragion per cui sono in molti ad aver messo in crisi questa affermazione. Si sottolinea, per esempio, quanto sia importante affiancare ad un buon contenuto una strategia strutturata, uno studio approfondito del contesto e del target di riferimento e tutti gli elementi che ciascun marketer maneggia tutti i giorni.

Una questione di qualità del contenuto

Tutto ciò è vero e non contrasta con l’idea che il contenuto sia il perno della comunicazione. Al contrario tutti gli strumenti di marketing risultano ancor più efficaci solo se la qualità dell’informazione e dell’intrattenimento proposti resta alta.

Qualità che fa la differenza, ça va sans dire, anche nel tipo di analisi e professionalità che viene messa in campo per la realizzazione dei contenuti. Un’analisi SEO approfondita, per esempio, aiuterà ad orientare in maniera efficace l’orientamento della produzione di testi e articoli per un blog. Così come senza la conoscenza del proprio pubblico di riferimento il successo di un contenuto piuttosto che un altro non andrà a far crescere il brand.

La qualità di un contenuto dipende, quindi, da un fattore umano. Detto in altre parole, sei tu ad incoronare il contenuto come re della tua comunicazione adottando una strategia solida e applicando il giusto mix di creatività e tecnica alla realizzazione di testi, visual, video e tutto il resto.

5 trend per il 2020 a tema

Se il contenuto è ancora così fondamentale, scopriamo ora cinque trend da tenere d’occhio per il 2020 che, secondo le ultime ricerche, avranno successo.

Una content strategy efficace, dunque, dovrà contenere:

  1. User generated content, considerato in molti ambiti come il turismo più efficace di quanto prodotto direttamente da un brand;
  2. Video che continuano a “bucare lo schermo” e condizionare le scelte di consumo degli utenti;
  3. La voce è la nuova regina dello storytelling, che sia l’effetto delle Instagram stories o della diffusione dei podcast tra i trend 2020 troviamo i contenuti vocali;
  4. Contenuti e relazioni pensati per rispondere all’uso delle app di messaging. Non è una novità che Facebook stia investendo in questo senso, è bene farsi trovare preparati!
  5. Filtri. Eredità di Snapchat, ormai diffusi in tutte le principali app, perché non pensare allo sviluppo di filtri personalizzati e brandizzati per crescere?
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