Digital Marketing
Black Friday: la guida per costruire una strategia social efficace e aumentare le vendite
14 Novembre 2025
Il Black Friday è ormai una ricorrenza attesa anche lato social: si fanno regali, si chiudono acquisti rimasti in sospeso, si approfitta degli sconti e grazie a queste iniziative si scoprono nuovi brand. Ormai è una ricorrenza che è entrata nella nostra normalità. Black Friday non è “un giorno di sconti”: è una finestra di domanda latente che si sblocca e un modo per creare dinamicità nella propria strategia social. Per settimane le persone salvano prodotti, confrontano prezzi, si fanno un’idea. In quel picco, i costi medi possono salire, ma spesso salgono anche tasso di conversione e valore medio d’ordine. Se il margine che “regali” porta in casa clienti con LTV (valore nel tempo) superiore al sacrificio immediato, l’operazione non è un fuoco d’artificio: è strategia. In più, l’ondata porta review, UGC, dati e remarketing pool che usi fino a gennaio.
La vera domanda, quindi, non è “quanto scontare?”, ma “perché qualcuno dovrebbe comprare da te proprio in quei giorni?”. Qui entra la strategia editoriale social.
Progettare l’offerta prima della comunicazione
Prima si decide internamente che tipologia di sconto offrire, poi come raccontarlo. Gli sconti “piatti” fanno volume ma rovinano il margine e il posizionamento. Meglio costruire:
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scaglioni intelligenti: più spendi, più conviene (per alzare l’AOV senza toccare tutto il catalogo);
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bundle per massimizzare le vendite e proporre soluzioni, non semplici prodotti;
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free gift in cambio di un acquisto o soglia di acquisto;
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early access per base clienti o lista d’attesa.
Organico & performance: due volti della stessa medaglia
Il Black Friday premia chi orchestra due motori in sincronia:
- l’organico da un lato, che crea coinvolgimento, fiducia e conversazioni;
- il performance marketing dall’altro, che intercetta e massimizza la domanda, trasformandola in vendite.
L’uno alimenta l’altro: i contenuti organici fanno nascere conversazioni che migliorano la relazione tra brand e utente, il paid advertising distribuisce i contenuti migliori e stimola le conversioni.
Cosa pubblicare in organico:
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contenuti informativi: Q&A, policy, problemi;
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riprova sociale: UGC, recensioni o prima/dopo;
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contenuti interattivi: sondaggi, box domande, Q&A, meme e POV;
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dietro le quinte: backstage, stock e vendite, vlog dal team;
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contenuti commerciali: reel o contenuti promo coinvolgenti per stimolare le vendite.
Performance marketing:
Nei giorni caldi i CPM salgono: la piattaforma è un’asta. Ecco il motivo per cui è importante lavorare su vari fronti.
- Retention prima di tutto: si sa che acquisire un nuovo cliente costa fino a 5 volte in più che riattivarne uno già acquisito. È importante qui lavorare su segmenti profilati per stimolare le vendite e portarli all’acquisto.
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Frequenza elevata: è importante lavorare su messaggi e creatività differenti per massimizzare la copertura, le impression e la memorabilità dell’0fferta.
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Utilizzo di tutti touchpoint: questo significa creare una regia composta da advertising, organico, newsletter, SMS o Whatsapp, banner onsite, Automation. Ogni touchpoint aggiunge un tassello diverso per raggiungere l’obiettivo finale.
Conclusione
Il Black Friday funziona quando offerta, messaggio e operatività della strategia social suonano insieme. Social e paid amplificano, ma senza una proposta chiara sono megafoni vuoti.
Il vero vantaggio competitivo non è lo sconto, è la chiarezza: su cosa vendi, a chi serve, perché adesso, cosa rischia l’utente (e come elimini quel rischio). Nel caos del BFCM vince chi ascolta in tempo reale e adatta la comunicazione senza ritardi. L’Eco della Stampa aiuta su due fronti: social media monitoring in tempo reale sulle principali piattaforme social per capire cosa pensano le persone e cogliere trend o criticità mentre accadono; dashboard di analisi in tempo reale per misurare copertura, share of voice e insight utili alle decisioni durante la finestra promozionale.