Analisi del sentiment: un approccio sicuro per garantirne l’accuratezza

sentiment

L’analisi del sentiment aiuta brand e influencer a gestire la propria reputazione e migliorare nel tempo. Ma cos’è veramente l’analisi del sentiment e come la tecnologia sta trasformando il modo in cui gli analisti danno valore ai dati generati dai media?

1. L’analisi del sentiment valuta gli atteggiamenti dei consumatori

L’analisi del sentiment analizza opinioni, atteggiamenti ed emozioni. Analizzando il sentiment di un testo, un’immagine o un discorso è possibile capire lo stato d’animo dell’autore verso l’argomento che sta affrontando.

Può essere utilizzata dai ricercatori per capire come la gente reagisce a eventi o situazioni particolari. Soggetti come gli influencer, celebrità e artisti utilizzano l’analisi sentiment per misurare la percezione pubblica di se o del proprio lavoro.

La buona notizia per i marketers è che utilizzando i servizi de L’Eco della Stampa è già possibile provarla e verificare l’estrema accuratezza garantita da un approccio differenziato per ogni mezzo di comunicazione.

2. A mezzi tradizionali corrispondono metodologie tradizionali

Per quanto riguarda articoli stampa, passaggi televisi e radiofonici, è estremamente difficile stabilire con precisione il sentiment. Dal momento che ognuno di questi contenuti è solitamente composto da più frasi, immagini e passaggi, ogni sezione può avere un sentiment diverso rispetto alla totalità del messaggio.

Un’altra difficoltà è rappresentata dal punto di vista che vogliamo tenere in considerazione. Lo stesso articolo o discorso radiofonico può essere positivo per la tale azienda ma negativo per il tale influencer chiamato in causa.

Come mostrare questa duplicità di valori? L’unica soluzione è il lavoro di review di un team di analyst esperto che sappia approcciare nel modo corretto ogni tipologia di contenuto.

Anche gli articoli web, nonostante non siano un mezzo di comunicazione tradizionale, hanno un estensione tale per cui qualsiasi tipo di analisi automatica diventa facilmente fuorviante.

3. Sentiment automatico per dare valore alle menzioni sui social media

Gli utenti online generano invece migliaia di post al secondo sulle piattaforme social. Tantissimi di questi brevi post citano marchi, prodotti o personaggi di spicco.

E’ evidente che le piattaforme social rappresentino uno spazio in cui gli utenti si sentono a proprio agio, liberi di esprimere opinioni personali su qualsiasi cosa.

L’analisi automatica del sentiment di questi post è il metodo più efficace per dare valore ad enormi quantità di dati.

L’Eco della Stampa, come altre società che forniscono servizi di social media monitoring, mette già a disposizione il sentiment automatico per i post social. Seguire ogni citazione del proprio brand dal vivo sui social media o impostare alert automatici ogni qual volta vengono pubblicati post con sentiment negativo sono solo le funzioni base.

Grafici avanzati sul sentiment aiutano poi i marchi a comprendere il reale impatto di campagne ed eventi sul proprio target di mercato. Un solo sguardo ai post con sentiment negativo può dare suggeirmenti, basati su feedback in tempo reale, su come migliorare campagne future o ipotizzare modifiche per i propri prodotti.

4. Scenari di applicazioni future grazie all’ausilio della AI

Esistono diversi metodi per analizzare il sentiment. Per quanto riguarda articoli stampa e web, l’analisi manuale realizzata da analyst esperti è ancora l’unico metodo affidabile.

Uno dei metodi più recenti invece si basa sull’utilizzo della tecnologia AI per analizzare automaticamente il sentiment dei post. Combinare le due componenti AI – l’elaborazione del linguaggio naturale (nlp) e l’apprendimento automatico (machine learning) – sta aiutando le aziende di monitoraggio come L’Eco della Stampa a fornire questa analisi di sentiment istantanea con una precisione quasi pari al 100%.

Il machine learning è particolarmente efficace sui sistemi di analisi del sentiment che elaborano i post dai social media. Per questo L’Eco della Stampa ha scelto di iniziare da qui.

Ma la tecnologia sta procedendo spedita in questo ambito, con i Tech Giant (Google in primis) impegnati in prima persona su tutti i fronti. Per saperne di più sul ruolo dell’AI nella copertura mediatica, un nostro articolo recente parlava di come la AI può dare senso ai big data.

addetto media monitoringarticolifacebookmedia monitoringrassegna stampasentimentsentiment analysissocial mediastampaweb