Come cambia la fruizione dei contenuti

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Sono stati diffusi i dati del 14° Rapporto Censis-Ucsi sulla comunicazione. Il rapporto analizza l’evoluzione dell’utilizzo dei media per la fruizione dei contenuti.

I cosiddetti “consumi mediatici” sono riferiti al 2017 e mostrano le percentuali relative al consumo dei media da parte degli italiani.

Novità e tradizione nella fruizione dei contenuti

rapporto censis ucsiA proposito di nuove tendenze nel campo della comunicazione, è interessante notare come l’utilizzo dell’app Whatsapp sia diffuso sul 65,7% degli italiani, che coincide con la percentuale di possessori di smartphone.
Questo dato, incluso nel rapporto, dimostra che anche le app di semplice messaggistica possono diventare dei potenti mezzi di condivisione di contenuti.

Tuttavia i numeri confermano che, ad oggi, il popolo del Bel Paese predilige ancora la televisione come strumento per apprendere le notizie con una percentuale del 95,5%.

Al secondo posto si posiziona la radio, che con le sue trasmissioni viene ascoltata principalmente in auto e sta registrando una crescita anche sul web del +4,1%.

Una flessione si registra per i quotidiani cartacei. A soffrire maggiormente sono quelli sprovvisti di una versione online.

I periodici al contrario hanno avuto una ripresa nel 2017, anche se la rete si dimostra sempre al primo posto per scoprire le notizie e lo smartphone diventa il dispositivo preferito.

I social media si stanno uniformando ad un modello di comunicazione integrata. Il trend li vede sempre più protagonisti nella distribuzione di contenuti informativi, divertenti o sportivi.

Facebook (56,2%) e YouTube (49,6%) sono i più consultati. Ma un grande passo è stato fatto da Instagram, che in due anni ha raddoppiato la sua utenza (nel 2015 era al 9,8% ed oggi al 21%).

Ci si avvia verso un nuovo modo di comunicare

rapporto censis ucsiTirando le somme, la crisi economica ha colpito le tasche della popolazione ma non la forza di acquisto nel settore tecnologico. Grazie ad esso oggi è possibile consultare quasi qualsiasi genere di contenuto online.

I dati dimostrano come le abitudini degli italiani stiano cambiando. Con il tempo maturerà anche la necessità di modificare la comunicazione per le piccole e grandi aziende, nonché i modelli di monitoraggio dei media.

L’Eco della Stampa da oltre cento anni monitora i media, mantenendosi sempre al passo con le nuove tecnologie e fornendo costantemente soluzioni innovative ai propri clienti.

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